È un antico metodo di guarigione hawaiano aggiornato per il mondo di oggi. Ti insegna a rilasciare i blocchi e i problemi che ti squilibrano.
Il Dr. Ihaleakala Hew Len è stato in grado di curare quasi tutto un intero reparto di pazienti mentalmente squilibrati e criminali senza nemmeno vederne nessuno.
Leggendo le loro cartelle e guardando dentro dentro di Sé.
Ho’oponopono significa “correggere un errore” o “fare la cosa giusta” ed è una pratica di vecchia data nella tradizione hawaiana.
Questa tecnica si basa su:
Nella convinzione che ogni essere crea la sua realtà, siamo co-creatori. Tutto ciò che vedi, che sperimenti, tutte le persone intorno a te, tutto ciò che compone il tuo mondo è lì perché l’hai creato o disegnato, gli hai chiesto, forse inconsciamente o per un accordo, prima di nascere di essere lì per qualche motivo per aiutarti a evolvere.
Esiste perché decreti e acconsenti.
Devi presumere di essere responsabile di ciò che accade nel mondo.
Accetta il fatto che per azione o omissione hai il cento per cento di responsabilità per ciò che accade.
Il nostro corpo spirituale è composto da tre mente come l0 chiamano i hawaiani Aumakua (mente superconscia), Uhane (mente conscia, e Unihipili (mente subconscia) che molti si identificano con il Bambino/a Interiore che detiene la chiave della tua felicità e immagazzina informazioni su tutto ciò che è accaduto in questa e in altre vite.
Detiene la chiave della tua felicità, perché ci sono molte esperienze che fai inconsciamente.
Sono creati dal bambino/a o dal subconscio e sono supportati da vecchie esperienze.
Il desiderio di questo bambino/a è di essere felice, come qualsiasi altro bambino/a al mondo, ti ama e si identifica con il tuo essere fisico.
Come ogni bambino/a, ha bisogno della tua attenzione, ama essere coccolato/a e ha bisogno di sentirsi veramente amato/a, apprezzato/a e protetto/a.
Comprendi che la mente è perfetta ma non i ricordi che contiene, i dati con cui lavora.
Ecco dove lavora questa tecnica, nel correggere gli errori di quei ricordi e dati, nel correggere la creazione del Bambino/a Interiore che a tutti i costi cercherà di proteggerti e farti prendere in considerazione, può sabotare i tuoi progetti per realizzarlo.
Però c’è una Divinità la cui saggezza e potere sono di gran lunga superiori ai nostri e che ci ama incondizionatamente.
Devi essere disposto a lasciare tutto nelle mani della tua Divinità per guarire i tuoi ricordi, sentimenti, credenze, per guarire la radice stessa di qualsiasi esperienza indesiderata o dolorosa che hai e per guarire gli altri.
Devi accettare la tua responsabilità e accettare l’aiuto della Divinità, accettare che con questo aiuto puoi guarire ed essere guarito. Per praticare questa tecnica devi connetterti con il tuo Bambino/a Interiore e chiedergli di comunicare con la Divina intelligenza.
In questo modo chiedi alla Divinità di cancellare i programmi (ricordi) in te in modo che vengano cancellati anche in altre persone e i tuoi antenati. Chiedi di guarire il tuo Bambino/a Interiore per guarire te stesso e gli altri.
Correggere un errore.
Portare pace ed equilibrio in modo semplice ed efficace, attraverso la pulizia e attraverso un processo di pentimento e trasmutazione.
Ho’oponopono può essere utilizzato da tutte le persone indipendentemente dall’età, dalla cultura, ceto, sociale, ecc.
In questo modo puoi correggere gli errori e cambiare la tua vita, la tua famiglia e la tua comunità.
La filosofia purifica l’inconscio perché tutto succede in te stesso. Ti prendi la piena responsabilità. Sei totalmente responsabile della tua vita.
Se c’è un problema indipendentemente dal fatto che sia esterno o interno, deve essere risolto internamente, nella massima perfezione della Divinità.
Ho’oponopono, non è modificare l’altro, ma la Divinità purifica in te i pensieri carichi di ricordi dolorosi, che ti fanno vedere l’altro come un problema.
La pulizia ha un luogo in te, il lavoro è fatto con te, ma poiché quei ricordi sono condivisi, pulire in te purifica il Tutto.
È essenziale capire che quando osservi un problema in qualcuno, quella persona è solo un riflesso di una memoria nel tuo subconscio che si esprime attraverso quel problema in quella persona.
Il problema non è la persona, ma i tuoi pensieri su essa. Quei ricordi, che tu ne sia consapevole o meno, sono proiettati tutto il tempo, creando la tua realtà. Ti fanno ripetere esperienze in storie che ti impediscono di capire perché o come uscirne.
Molte volte, in quelle situazioni che si ripetono, hai l’illusione che il problema sia nell’altro e che se lui cambiasse, la sofferenza finirebbe. Invano sono le energie di questa ricerca di voler cambiare l’altro
Credi che il problema sia dell’altro e prendi una comoda distanza, da dove puoi assistere e continuare a interferire con i tuoi pensieri, giudizi e azioni.
Ma l’altro sei te stesso è la tua responsabilità pulire tutto ciò che hai creato con i pensieri consci e subconsci e credenze accumulate dall’inizio al presente.
Grazie a Ho’oponopono, ti assumi la responsabilità al cento per cento per tutto ciò che ti disturba: persone, situazioni, luoghi,ecc.
Hai strumenti preziosi per pulire i ricordi che ti fanno sentire a disagio.
Ricevi quello che ti arriva ogni giorno come un “regalo”, anche se lo vedi come “cattivo”.
Quando la tua anima ha problemi di memoria, dì mentalmente: “Grazie – Ti amo, cari ricordi.
Ti ringrazio per l’opportunità di liberare te e me.”
Ripeti mentalmente “Ti amo – Grazie” ancora e ancora. Fai sempre l’esercizio di scartare i ricordi, ripristina la tua identità e quindi apri lo spazio affinché la tua realtà possa essere creata dalla Divinità.
Iniziamo con la premessa che noi lavoriamo con Ho’oponopono di maniera conscia e inconscia, andiamo a cancellare le memorie che immagazzina il nostro bambino interiore (subconscio) che non sappiamo quali sono…
Quando ripetiamo il mantra Grazie – Ti Amo, stiamo dando il permesso a qualcuno o qualcosa che non vediamo, chiamatelo come volete (Dio, Divinità, Naturalezza, Buddha, Universo, ecc.) e questo vuol dire che noi smettiamo di preoccuparci e di avere aspettative, allo stesso tempo ritorniamo al nostro presente, già che la nostra mente ci ha portato a fare un giro nella giostra del passato e dopo in quella del futuro che noi non conosciamo e che solo supponiamo.
Quando la nostra mente viene calmata, cambia anche la realtà che sperimentiamo, che non è altro che una proiezione della nostra mente.
Almeno questa è la teoria. Perché, sebbene Ho’oponopono sia una tecnica molto semplice, a volte non vediamo i cambiamenti positivi che speriamo che si manifestino nelle nostre vite, nella realtà che ci circonda.
Vorrei segnalare un’idea che mi sembra molto importante. Si tratta della coincidenza tra Ho’oponopono e altre tecniche o filosofie apparentemente molto diverse tra loro. . Una coincidenza tra tutti loro è che propongono di prendersi amorevolmente cura del momento presente, che è il momento in cui creiamo permanentemente la nostra realtà … e dove creiamo anche i problemi a cui successivamente vorremo applicare Ho’oponopono.
Tutte queste tecniche cercano di liberare la nostra mente dal solito stato di pensieri negativi.
Ognuno lo realizza in modo diverso, ci fanno cambiare i pensieri di scarsità per le piacevoli emozioni che proveremmo se i nostri desideri fossero già stati esauditi. La consapevolezza interrompe radicalmente l’attività della nostra mente, quindi non possiamo più avere pensieri negativi. Il perdono mette fine a emozioni come il risentimento o il dolore. Lo sviluppo dell’autostima ci riconcilia con noi stessi e, da lì, con le persone e le circostanze che ci circondano.
L’effetto curativo di Ho’oponopono è la conseguenza del cambiamento delle nostre emozioni di fronte a problemi o situazioni “spiacevoli”. Ho’oponopono ci porta fuori dalla posizione di criticare e resistere e ci mette in uno stato di comprensione e accettazione amorevole …
Su internet troviamo solitamente il modo meccanico di applicare Ho’oponopono, a cui vengono aggiunte ogni volta nuove formalità, frasi lunghe o simboli che vengono addirittura venduti sotto forma di “figurine” … facendoci dimenticare che sono le nostre emozioni (le nostre vibrazioni o l’energia che emettiamo) che cambiano la nostra realtà, mentre rituali e ripetizioni meccaniche da sole non producono alcun cambiamento.
Praticare Ho’oponopono con lo stesso umorismo di sempre, senza un cambiamento reale e profondo nelle nostre emozioni, non produrrà cambiamenti positivi e duraturi nelle nostre vite.
Il momento presente è quel momento magico in cui creiamo la realtà … e la realtà che creiamo è un vero riflesso delle nostre emozioni più frequenti. Quindi, ogni volta che qualcosa ci preoccupa o ci fa arrabbiare … affrettiamoci a dire “Grazie, Ti amo” per cambiare quelle emozioni con altre più positive che ci permetteranno di attirare benessere e abbondanza nelle nostre vite.
Non prendersi la responsabile al 100%, questo è il vero nocciolo della questione.
Tuttavia, questa affermazione molto importante non può essere dimostrata. Ognuno di noi deve arrivare a questa certezza da solo. Penso che gli anni che sono passati (e un numero significativo di fallimenti accumulati) aiutino a convincervi, a raggiungere questa conclusione essenziale e quindi ad essere coerenti nell’applicare Ho’oponopono. Se non ci sentiamo responsabili al 100% di tutto ciò che ci accade, non saremo persistenti o autentici durante la pratica, e questo farà sì che i risultati non siano quelli che ci aspettavamo.
Dovete essere costanti:
Questa è probabilmente la causa più frequente di fallimento quando applichiamo Ho’oponopono … e in quasi tutte le altre attività che intraprendiamo.
Creiamo la nostra realtà e questa realtà è un riflesso delle nostre emozioni più frequenti. Quindi non è sufficiente praticare Ho’oponopono un paio di volte al giorno o un paio di giorni alla settimana se per il resto del tempo continuiamo a creare memorie come ci insegna Ho’oponopono.
Quanto tempo devo fare Ho’oponopono per ottenere i risultati?
Se facciamo poco Ho’oponopono in giornata non vedremo cambiamenti … bisogna praticarlo più spesso, più permesso diamo alla divinità, già che ci da libero arbitrio, più potrà cancellare quello che stiamo pulendo o quello che è giusto in quel momento pulire già che lui/lei sa il nostro futuro.
Quando proviamo a fare grandi cambiamenti nella nostra vita, spesso si manifestano tutti i tipi di resistenze.
Mettersi in movimento, poi, svela quelle catene invisibili che ci legano sempre e di cui forse non sapevamo nulla.
E poiché è nostro destino evolverci e liberarci, tutte le forze dell’Universo sono dalla nostra parte e aspettano solo la nostra decisione di dare il permesso per venire in nostro aiuto. Solo essendo costanti avremmo i risultati che vogliamo, sempre che siano giusti è perfetti per noi, ma comunque quasi sempre dobbiamo muoverci.
Vi lascio qualche consiglio per facilitare la pratica di Ho’oponopono:
. Siate tolleranti con Voi stessi- Prima di iniziare a fissare degli obiettivi, è meglio aver sviluppato un atteggiamento di amorevole tolleranza per i propri errori. Niente di peggio per iniziare un’attività che sapere che una crudele autocritica ci attende prima del primo errore.
. Sviluppate legami positivi. Cercate di entrare in contatto con altre persone che stanno cercando di apportare le stesse modifiche. Queste relazioni rafforzano il vostro impegno. (anche se Ho’oponopono lo potete fare da soli, per non cadere nella creazione di più memorie se non lo capite ancora bene).
. Promemoria. Usa qualsiasi tipo di promemoria. Dall’inserimento di piccoli messaggi nella tua casa o nel tuo posto di lavoro all’utilizzo di un’applicazione per telefoni cellulari. Nel tuo cellulare hai un calendario in cui è possibile programmare un promemoria, che puoi inviate ogni ora in automatico dal tuo pc o dal tuo cellulare.
. Siate ottimisti. Imparate a fidarvi che le cose diventeranno più facili. Nella misura in cui raggiungiamo obiettivi semplici, rafforzeremo la vostra volontà e determinazione in modo che ogni volta le cose saranno un po’ più facili.
. Niente aspettative e preoccupazioni, la Divinità già sa tutto e quando deve essere risolto attuerà. Impara a lasciar andare!!!
. Usa tutti gli strumenti che conosci il più possibile come la ripetizione del mantra, gli strumenti fisici e quelli da mangiare.
. Chiedete aiuto. Chiedete in preghiera la volontà, la perseveranza e la motivazione per raggiungere i vostri obiettivi. Siamo parte di un Potere Superiore a cui possiamo sempre rivolgerci quando sentiamo che il nostro sforzo individuale non è sufficiente. Chiedete e vi sarà dato! Questo aiuto può venire da qualcuno che vi ispira a seguire questa filosofia.
Se non onori le tue parole, non stai onorando te stesso;
e se non ti onori, non ti ami.
Onorare le tue parole significa essere coerenti con ciò che pensi e ciò che fai.
Sei autentico e ti rende rispettabile davanti agli altri e prima di te stesso.
Le parole hanno una grande forza creativa, creano mondi, realtà e, soprattutto, emozioni.
Con le parole possiamo salvare qualcuno, farlo sentire bene, trasmettere il nostro sostegno, il nostro amore, la nostra ammirazione, la nostra accettazione, ma possiamo anche uccidere la sua autostima, le sue speranze, condannarlo al fallimento, annientarlo. Anche con la nostra persona: le parole che diciamo o quelle che pensiamo ci creano ogni giorno.
Le espressioni di lamento ci rendono vittime, abbassando notoriamente la nostra vibrazione; la critica ci rende giudici implacabili e arroganti; un linguaggio maschilista ci tiene in un mondo andro-centrico, dove l’uomo è la misura e il centro di tutte le cose, e le squalifiche, autolesionista (povero me, faccio tutto sbagliato, quanto sono sfortunato) ci sconfigge in anticipo .
Se siamo consapevoli del potere delle nostre parole, del loro enorme valore, le useremo con cura, sapendo che ognuna di loro sta creando qualcosa.
La proposta di Don Miguel Ruiz è:
Usa le parole in modo appropriato. Usali per condividere l’amore. “Sii impeccabile con la Parola ”.
Essendo consapevoli di le parole, saremo più presenti nel momento che dedicheremo alla pulizia dei nostri ricordi …
Diventare adulti richiede tanto amore per noi stessi e voltare pagina. E questo implica abbandonare ogni posizione di vittimismo, smettere di incolpare i nostri genitori per la persona che siamo diventati.
E iniziare, una volta per tutte, ad assumerci la nostra responsabilità, impegnandoci a guarire il nostro bambino interiore.
Principalmente perché la nostra sofferenza non ha a che fare con ciò che accade, ma con ciò che interpretiamo di quegli stessi eventi.
Quindi, perdonare i nostri genitori significa prima di tutto perdonare noi stessi, capire che era completamente impossibile che avremmo potuto fare di meglio, già che noi abbiamo scelto di vivere la nostra esperienza con loro.
Solo in questo modo possiamo risolvere il nostro vero problema: l’identificazione dell’infanzia con l’io. Questo meccanismo di sopravvivenza emotiva che sviluppiamo per proteggerci quando vivevamo inconsciamente.
Non a caso, da adulti non ne abbiamo più bisogno, perché ci rendiamo conto che possiamo amare noi stessi, abbracciando il bambino o la bambina interiore che abbiamo.
Quelli di noi che hanno osato intraprendere questo processo impegnativo di apprendimento, guarigione e trasformazione di solito giungono alla stessa conclusione: che ciò che ci è accaduto nel corso della vita non era ciò che volevamo, ma ciò di cui avevamo bisogno per crescere, maturare e evolvere.
Cioè, anche il modo in cui siamo stati trattati dai nostri genitori durante la nostra infanzia, possiamo approfittarne per conoscere noi stessi e scoprire come essere veramente in pace con noi stessi. In effetti, questa resilienza è ciò che ci fa crescere.
Nel momento preciso in cui raggiungiamo il nostro benessere emotivo, è improvvisamente molto più facile per noi abbandonare il passato e finalmente iniziare a essere in pace con i nostri genitori.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti invito a partecipare lunedì al programma del bambino interiore, troverai le informazioni nella sezione programmi.
Non è una religione o un credo né tantomeno un culto e il suo nome sembra uno scioglilingua ma dietro alla parola Ho’oponopono, in italiano «rettificare un errore», c’è un’antica tecnica hawaiana per la riconciliazione, il perdono e la risoluzione dei conflitti: una pratica spirituale per lasciarsi alle spalle le memorie, che si ri-manifestano come problemi e che si basa su una tradizione degli abitanti dell’arcipelago hawaiano che per risolvere i conflitti nelle relazioni interpersonali nelle comunità si riunivano per un atto di riconciliazione e di perdono davanti a un sacerdote o uno sciamano chiamato kahuna.
In tutto il mondo oggi Ho’oponopono è diventato una filosofia spirituale che non vuole essere un’alternativa a un credo religioso: è una scelta di vita che si è diffusa, abbracciando anche la cultura occidentale con tinte di auto-aiuto e spiritualità grazie all’apporto di video e corsi che si basano sugli insegnamenti di Morrnah Nalamaku Simeona che, nel 1976, ha sviluppato una nuova forma di Ho’oponopono semplificato e accessibile alla comunità occidentale poi diffuso dal Dr. Ihaleakala Hew Len.
«Secondo Morrnah siamo in grado di fare appello a chi conosce il nostro progetto personale per la guarigione di tutti i pensieri e i ricordi che ci stanno trattenendo in questo momento – spiega Vanina Alonso, consulente di Ho’oponopono e allieva del IZI LLC per il Sistema Sith® (Self Identity Through Ho’oponopono) e di Mabel Katz -. Il concetto di base è che dobbiamo essere disposti a prenderci la responsabilità al 100% per poter correggere errori, memorie e programmi che abbiamo accumulato nella nostra vita e che tornano nella forma di opinioni, giudizi e credenze che generano conflitti».
Praticare Ho’oponopono è semplice e la tecnica può essere utilizzata da chiunque: «È una questione di andare oltre i mezzi tradizionali di accesso alla conoscenza di noi stessi – spiega Vanina Alonso -.
Quando ci prendiamo cura della nostra “famiglia interiore”, infatti, ci lasciamo guidare dall’Universo perché ognuno di noi è responsabile delle memorie e dei programmi che si manifestano come problemi. Con Ho’oponopono possiamo scoprire chi siamo veramente, cancellare i problemi ed essere il protagonista della nostra vita».
Come raggiungere pace, equilibrio e un nuovo significato della vita? «Attraverso la comprensione della propria I-Dentità del Sé – prosegue Alonso, che è stata collaboratrice anche di Mabel Katz, figura internazionale dedicata all’insegnamento di Ho’oponopono, con cui ha organizzato due seminari a Roma -.
Per praticare Ho’oponopono occorre ripetere il mantra quotidiano “Grazie e Ti Amo” e altri strumenti che ci aiutano a lasciare andare le energie memorie e a riportare una nuova linfa di rispetto, attenzione e amore alle proprie relazioni personali e sociali, oltre a una nuova responsabilità personale e volontà costruttiva che genera benessere su tutti i livelli».
Fonte: Corriere dell’economia
Ho’oponopono riporta amorevolmente alla responsabilità della propria vita e ha un grande potere trasformativo.
Vanina Alonso, allieva e organizzatrice dei seminari svoltosi a Roma nel 2017 con la relatrice Mabel Katz e allieva del Sith, ha sviluppato e approfondito sulla sua vita personale i benefici della filosofia hawaiana di Ho’oponopono che, con grande costanza, ha prodotto notevoli cambiamenti nell’approccio del suo comportamento e nell’affrontare ogni azione quotidiana.
La sua dedizione alla pratica di questa filosofia di vita, amplifica il concetto di positività e la spinge a divulgare i concetti racchiusi nel suo messaggio principale.
“Tutto è dentro di noi, siamo noi a creare la nostra vita”
Vanina Alonso quindi propone questo seminario per comprendere a fondo, integrare e applicare questa filosofia nella nostra vita quotidiana.
Cosa è Ho’oponopono
Origini di Ho’oponopono
Le sue basi principali
Come gestire con Ho’oponopono le persone e le situazioni che arrivano per darvi un’altra opportunità.
Parleremo di lavoro, relazioni, denaro, pace, figli, depressione, e tanti altri argomenti.
Quota di partecipazione: 50,00 euro – Prenotazione obbligatoria sul sito.